sabato 7 gennaio 2012

Mersin ha la sua cemevi

Una piccola vittoria per gli Aleviti di Mersin, la cui amministrazione comunale ha deciso di coprire le spese per il loro luogo di culto, la cemevi. Non è una conquista da poco se si pensa se il culto alevita non è nemmeno riconosciuto come religione ufficiale, costringendo i praticanti a scrivere sulla propria carta di identità "musulmano", cosa in cui non si riconoscono.
Riconosciuta dunque come luogo di culto dal consiglio cittadino, si attende ora l'approvazione definitiva del governatore regionale.
La cemevi è molto più di un luogo di preghiera: è un luogo di ritrovo, di socializzazione, di produzione di cultura, di musica, poesia, eventi. Sicuramente il sostegno comunale contribuirà a dare forte slancio a questo suo compito. La presenza degli aleviti dal mio punto di vista è garanzia di freschezza, di apertura di vedute, in grado di contrastare il crescente oscurantismo di mentalità e costumi nella società turca. Certo gli aleviti non sono i soli, ma forse l'unica forza ad essere insieme progressista e legata alle tradizioni.

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