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sabato 14 gennaio 2012

Guerra all'opposizione

Incredibile operazione della polizia turca che ha perquisito da ieri mattina all'alba uffici e abitazioni per sospetti legami con il Kck, l'organizzazione delle comunità curde teorizzata da Abdullah Öcalan, considerata dal governo ufficiale terroristica e fuorilegge. Le perquisizioni hanno riguardato 123 persone.
Il risultato è stato di oltre 40 persone detenute che l'agenzia Dicle elenca così:
In Istanbul, BDP Zeytinburnu Branch Chair Nezir Erdemli; BDP City Executives Doğan Çiftçi and Nazire Güneş, Esenyurt Co-Chair Şafak Özanlı and İlyas Demir; Esenyurt Branch Executive Tahsin Karçık; Esenyurt Branch staffer İsmail Çelik; Bağcılar Branch Co-Chair Zekiye İlbasan; Pendik Branch Vice-Chair Kemal Dülger; Esenler Former Chair Celal Alphan; BDP Center Education Committee Member Berat Birtek; BDP staffers Ramazan Yıldız, Neslihan Güner, Bişar Uzun, Rıza Taşdelen; in İzmir-Bornova BDP Branch Executive Fuat Aras; in Diyarbakır 'Eğitim Branch member Gülsüm Çelik; Diyarbakır BDP staffer Zeki Arşimet; in Antep BDP Former Executive Meryem Akgül; in Mersin, Resul Aşkan and BDP Assembly Member Gülistan Balkaş; in Muş BDP Assembly Member Emrullah Bingöl; in Ağrı-Doğubayazıt Municipal Council Nazan Bağlan Söğüt; in Ankara, KESK Consultant İsmet Aslan, BDP Vice-Co-Chair and former Van Deputy Fatma Kurtulan, former BDP Central Committee Member and former Chair of pro-Kurdish Party DEHAP Tuncer Bakırhan; BDP staffer Mahmut Polat; DİHA Ankara reporter Murat Çiftçi.
Come si può vedere la maggior parte sono direttori di circoli del partito Bdp (Barış ve Demokrasi Partisi), presente in parlamento. Fra i parlamentari, anche Leyla Zana si è vista perquisire la casa, e sembra che il suo pc sia stato sequestrato durante l'operazione.
Sono sempre più importanti, se così si può dire, le energie investite dal governo di Recep Tayyıp Erdoğan per liberarsi dei propri avversari. Secondo il primo ministro si tratta solo di un atto dovuto di applicare la legge laddove non viene rispettata. Ma un'operazione così clamorosa spaventa l'opinione pubblica, soprattutto se associata ad un altro clamoroso arresto recentissimo, quello di İlker Başbuğ.

domenica 10 aprile 2011

I candidati caldi del Bdp

Il Partito Democratico della Pace, Bdp, il partito della lotta del popolo curdo per i diritti, ha presentato la sua lista di candidati per le prossime elezioni parlamentari del 12 giugno. Fra di essi sei persone sotto processo perché accusati di appartenere al Kck, la confederazione democratica curda voluta da Abdullah Öcalan che il governo turco teme almeno tanto quanto Ergenekon, benché le due realtà non possano essere più lontane. Kck è il frutto degli studi a cui il leader curdo si è dedicato durante i suoi anni in prigione, che non vanno disgiunti dagli inviti rivolti al Pkk di agire in modo democratico e nella ricerca di un dialogo con il governo.

Fra i candidati si distinguono personalità davvero potenti, dal punto di vista emotivo e per la attualità degli eventi ad essi legati. Basta fare un esempio, per ritrovarne il filo già in questo blog: Ahmet Türk, aggredito selvaggiamente esattamente un anno fa, candidato a Mardin. O Leyla Zana, in prigione per dieci anni per aver pronunciato una frase in curdo in parlamento, che è in lista a Diyarbakir.

Il vice primo ministro turco Cemil Çiçek ha dichiarato in tv che la legge non vieta di candidare persone implicate in un processo. E' una scelta del partito, che poi quello che conta è la volontà popolare, ha detto Çiçek.

Per ora i nomi sono 61, tra cui 13 donne, per 39 province.